Alessandro Bastoni, difensore dell'Inter e della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa insieme con il ct Spalletti alla vigilia di Italia-Croazia, decisiva a Euro 2024.

Sulle condizioni dell'Italia

"Sicuramente non ci aspettavamo neanche noi una batosta del genere, ma penso che ci possa far bene, dalle sconfitte si prende sempre qualcosa. Abbiamo analizzato tanto la gara con la Spagna e sappiamo quello che non dobbiamo ripetere per fare meglio domani. Quest'anno ho già vissuto questa cosa che bastava il pari in Champions con l'Atletico e non ci è andata benissimo, vogliamo andare in campo per vincere. È importante anche a livello mentale dopo la brutta batosta con la Spagna. Cercheremo di imporre il nostro gioco. Altro gol? Ovviamente chi fa gol conta poco, l'importante è passare il turno, ce lo meritiamo tutti, se lo merita la gente a casa".

Sulla gara con la Croazia

"Paura è un aggettivo che non mi piace accostare al calcio, si ha paura quando succedono cose ben più gravi come una malattia, non per una partita di calcio. Più che paura, direi grande rispetto: conosciamo tanti dei loro giocatori, hanno giocato più di 80 gare insieme alcuni di loro e questo spesso non succede nemmeno in un club. La batosta presa contro la Spagna ci ha lasciato tanto, ci ha unito ancora di più e quando si perde deve uscire il vero valore dell'uomo e del calciatore".

Sul modulo

"Giocare a quattro o a tre cambia, ci sono movimenti diversi, ma sta all'intelligenza e alla disponibilità del calciatore nel saper riconoscere determinate giocate in momenti che possono risultare decisivi. E' questo il nocciolo, più che difesa a quattro o a tre".

Su Calafiori

"Con Calafiori mi trovo bene, è un ragazzo con una qualità enorme e non ha paura di giocare la palla. Mi ricordo ciò che ero io 3-4 anni fa e giocare determinate partite è uno step di crescita importante. Abbiamo giocato due partite insieme e mi auguro che questa affinità vada a migliorare nel tempo".