L'arrivo alla Roma, l'importanza di De Rossi, la stima per Ranieri: Enzo Le Fée, uno degli acquisti estivi giallorossi, ha concesso una lunga intervista al canale YouTube Free Foot. Il centrocampista francese ha toccato tanti temi, tra cui quello del rapporto con il padre, morto suicida; di seguito le parole di Le Fée.

Le parole di Le Fée

Le parole di Le Fée: "La scorsa estate era arrivata la chiamata del Torino, ma ero determinato a rimanere al Rennes, stavo bene. Poi ho ricevuto la videochiamata da parte di De Rossi e con lui si è stabilita subito una connessione importante, perché ne ho percepito subito l'umanità, che per me viene ancora prima del campo, purtroppo poi i risultati non sono stati all'altezza".

Le Fée: "Con Ranieri bisogna lavorare duro. Spero di giocare insieme a Koné" (Getty Images)

Su Ranieri

Su Ranieri: "Un grande uomo e un grande allenatore. È stato in Francia e con lui non esistono barriere linguistiche. Con lui però bisogna lavorare duro, non guarda in faccia nessuno e manda in campo solamente chi lo merita".

Sulla concorrenza a centrocampo

Sulla concorrenza a centrocampo: "Come giocatore mi sento un numero otto e, anche se a centrocampo siamo in tanti, abbiamo tutti caratteristiche differenti. Sono felice che sia arrivato anche Koné, non mi sento in concorrenza con lui e spero di poter formare con lui una mediana tutta francese. A me però servirà più tempo, perché lui si adatta più rapidamente. Abitiamo vicini e siamo molto amici".

Sul padre

Sul padre: "È stato lui a spingermi a diventare un calciatore, era il suo sogno, ma poi la vita ha preso una certa piega. Quando era in carcere, lo andavo a trovare e i suoi compagni di cella mi chiamavano 'futuro' perché lui ne era convinto e glielo diceva. Ora non c'è più, ha preferito così, spero che sia andato in un posto migliore; un giorno, quando lo raggiungerò, rideremo di nuovo insieme".