Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Milan di Paulo Fonseca, in calendario domenica alle ore 20:45.

Roma, la conferenza di Ranieri

Di seguito uno stralcio del suo intervento:

"Sapete che decido sempre la sera prima della gara, quindi domani tirerò le conclusioni e vedremo. Chiunque vada in campo, sono sempre convinto che farà una buona partita, per cui hanno tutti la mia fiducia. Per quanto riguarda gli altri, hanno recuperato tutti. Su Cristante ho letto alcune critiche rivolte ai nostri dottori, ma voglio spezzare una lancia a loro favore, perché hanno fatto esattamente quello che il referto radiologico indicava. Abbiamo subito rimproverato chi doveva essere rimproverato e siamo corsi ai ripari".

Sui tifosi

"I nostri tifosi, inutile sottolinearlo, sono la nostra forza, il nostro sangue. Sono loro che ci danno energia, che ci spingono a lottare sempre. Sì, siamo professionisti, ma c’è una grande differenza tra essere professionisti con un pubblico che ti sostiene e farlo con un pubblico che non lo fa. Ricordo quando ero ragazzo: giocavamo amichevoli vicino Roma, e all’epoca era possibile aprire maggiormente i campi di allenamento. Oggi è tutto più complicato, ma quando mi hanno chiesto cosa ne pensassi di far venire i bambini, ho detto: “Facciamoli venire il primo dell’anno. Apriamo le porte per farli innamorare subito della Roma”. Questo è stato lo spirito che ci ha accomunato: chi ha organizzato l’evento e io, che ho dato il mio ok".

Su Dybala, Paredes e Hummels

"Voglio che facciano parte della Roma del futuro".

Su Reijnders

"Il Milan, se analizziamo i giocatori uno per uno, ha un organico di grande qualità, con elementi fortissimi e particolari. Credo che sia fondamentale per tutta la squadra, nel momento in cui si perde la palla, mantenere la massima attenzione. Il Milan è una squadra che, sul proprio campo, incassa pochissimi gol: mi sembra sia la seconda migliore in questa statistica, subito dopo il Bologna. Noi, invece, siamo tra le squadre che segnano meno in trasferta. Per questo, dovremo fare una partita eccezionale".

Su Svilar

"Lasciamo perdere i paragoni tra portieri. Da quando sono arrivato, sta facendo veramente molto, ma molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro, ma anche rinviare velocemente lungo. Una volta che i giocatori sono catechizzati, li lascio liberi. Poi, in campo, sono loro a prendere le decisioni. Noi allenatori possiamo urlare, ma molte volte gridi al tuo giocatore che ti sta a due metri e non ti sente assolutamente. Quindi, cerchiamo di dare delle indicazioni, ma poi sta a loro interpretare in base alla loro esperienza e a quello che sentono in quel momento. Il portiere, però, è colui che ha un’influenza ancora maggiore sull’andamento della gara. Lui sa quando accelerare e quando rallentare l’inizio dell’azione".