Le ultime settimane hanno sottratto al Napoli sempre più soluzioni alla sua condizione attuale. Difficoltà in fase offensiva e precarietà in quella difensiva. Da qui il cambiamento zero dall’esonero di Garcia e uno scivolamento in classifica che ne ha addirittura segnato il peggioramento. 

Anche se i precedenti sono favorevoli al Napoli, la trasferta di Torino cade coi contorni delle preoccupazioni. Le presenze non sembrano più dare garanzie alle assenze che, tra infortuni e condizioni atletiche non ottimali, indeboliscono una squadra sempre più lontana da se stessa, a tal punto da non riuscire nemmeno più a capire quali siano state le certezze che l’hanno resa trionfante fino a prima dell’estate. 

Il Torino è reduce da una sconfitta che ha interrotto una buona serie positiva di risultati che lo avevano riportato a metà classifica. I granata, alla luce di questo quasi completato girone di andata sembrano destinati a una stagione da salvezza tranquilla e con l’ormai costante aspirazione incompiuta di riuscire a tornare in Europa. Il Napoli, invece, rispetto allo scorso campionato ha 19 punti in meno. I 50 punti da campione d’inverno sono un lontano ricordo. 

Gli uomini di Mazzarri hanno perso 3 delle ultime partite di campionato. Una sola vittoria e un affanno che sta allontanando i campioni d’Italia dalla zona Champions e dalla zona Europa. Gli azzurri hanno addirittura subito 3 gol in più del Torino che occupa l’undicesima posizione e che è tra gli attacchi meno prolifici della serie A. 

Juric per la gara col Napoli dovrebbe affidarsi a un 3-4-1-2 con Tameze, Buongiorno e Rodriguez centrali, mentre Ilic e Ricci dovrebbero supportare Vlasic in mediana dietro le due punte Zapata e Sanabria. Mazzarri, che deve rinunciare a Meret, Natan, Olivera, Anguissa e Osimhen, schiererà Cajuste in mediana e Politano, recuperato, a supporto di Kvara e uno tra Simeone e Raspadori dal primo minuto, con l’argentino che potrebbe partire da titolare. 

La Coppa d’Africa sottrarrà all’allenatore del Napoli di due elementi fondamentali come Anguissa e Osimhen. Parte della colonna portante dovrà quindi essere sostituita da un parco di centrocampisti a ranghi ridotti, anche dopo la partenza di Elmas e l’ormai evidente inutilizzo di Demme. La società, pare, stia intervenendo sul mercato per portare a disposizione del mister toscano nuovi elementi anche di qualità. Interventi, se dovessero essere concretizzati, pure in prospettiva della prossima stagione.

Tuttavia il Napoli ha immediato bisogno di tornare alla vittoria e di scalare posizioni in una classifica dove, però, un successo del Torino condurrebbe i granata a tallonare proprio i partenopei.