L'estate 2024 per la Juventus verrà ricordata come quella della grande rivoluzione. Il cambio della guida tecnica, la profonda ristrutturazione della rosa e i pieni poteri di mercato a Giuntoli stanno creando una Vecchia Signora totalmente discontinua rispetto a quella della stagione 2023/24. Nel calcio però, soprattutto in quello di grande livello, le cose hanno bisogno di tempo per iniziare a dare i risultati sperati, soprattutto quando ci sono queste grandi rivoluzioni.
Negli ambienti juventini sembra che questo concetto venga digerito ancora con estrema difficoltà. L'esempio più lampante di quanto viga ancora la legge del "tutto e subito" è stato lo scatenarsi dei social dopo la sconfitta per 3-0 contro il Norimberga, formazione di Zweite Bundesliga (la nostra Serie B), guidata dall'ex attaccante della Lazio, Miroslav Klose. I tedeschi, scesi in campo di fronte a 50 mila tifosi, inizieranno il loro campionato tra meno di una settimana e quindi sono nettamente più avanti dal punto di vista fisico, mentre la Juventus è ancora in attesa di poter riabbracciare diversi elementi importanti tra cui i brasiliani Bremer, Danilo e Douglas Luiz, oltre alla stellina Yildiz ed all'enigmatico Chiesa, rimasto a Torino in attesa di capire quale sarà il suo futuro.
Interessanti gli spunti tattici, con Thiago Motta che ha schierato la sua Juventus sperimentale con un 4-2-3-1, riempiendo la formazione iniziale di giovani provenienti dalla next gen con Locatelli a guidarli a centrocampo e Di Gregorio tra i pali. Nella ripresa invece dentro un po' di titolari, mantenendo però lo stesso canovaccio tattico. Qualche idea e movimento particolare ha già fatto capolino nella prima sgambata stagionale, soprattutto per quello che riguarda la fase di possesso e costruzione, in particolare per quello che riguarda il tandem dei centrocampisti centrali, chiamati spesso ad allargarsi per offrire diverse soluzioni di passaggio sia al compagno di reparto che ai difensori.
Nei prossimi giorni la truppa bianconera ritroverà i giocatori mancanti e ci si aspettano ancora diversi movimenti di mercato, sia in ingresso che in uscita. A breve dovrebbe infatti aggiungersi al roster a disposizione di Thiago Motta anche Todibo: il francese ha chiesto di non disputare l'ultima amichevole con il Nizza per evitare problemi fisici che ne potessero inficiare il passaggio in bianconero, così come ha fatto anche Soulè in attesa di passare alla Roma. Completato l'acquisto dell'ex Barcellona è probabile che Giuntoli si concentri sul reparto degli esterni offensivi, con le quotazioni di Sancho che sembrano essere in netta picchiata, mentre salgono quelle dei portoghesi Galeno e Conceicao, stabile la situazione di Adeyemi con il dirigente bianconero che avrebbe già incontrato il padre-agente per sondare la disponibilità al trasferimento all'ombra della Mole.
Dopo le cessioni ormai definite di Soulè e Huijsen sembra essere tutto bloccato per le altre operazioni in uscita. Le condizioni economiche e fisiche dei vari giocatori "col cartellino addosso" non sembrano poter rendere facile il lavoro di Giuntoli, il più vicino all'addio potrebbe essere McKennie, con la Fiorentina che ha fatto qualche sondaggio dopo essersi trovata un po' a corto in mezzo dopo gli addii di Arthur, Castrovilli, Duncan e Maxime Lopez, con il solo rientro di Amrabat dal prestito al Manchester United. Resta da capire se l'americano abbia intenzione di accettare questo trasferimento o di impuntarsi come accaduto nella trattativa con l'Aston Villa.
Tantissima la carne al fuoco per una squadra che deve essere ancora modellata sia negli uomini che nell'identità di gioco. Pensare di poter avanzare una sola critica per una semplice amichevole è quanto di più folle si possa pensare. Mancano quasi tre settimane all'inizio ufficiale della stagione bianconera, è doveroso lasciar lavorare in pace Thiago Motta e Giuntoli, il loro obiettivo è certamente quello di riportare la Juventus il più in alto possibile il prima possibile. Pretendere tutto e subito non solo è sbagliato, ma controproducente, se non addirittura nocivo.