Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel in merito al calciomercato che riguarda la società di Claudio Lotito.
Calciomercato Lazio, parla il ds Fabiani
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Stiamo facendo un ottimo lavoro con Baroni. Il mercato deve essere un'esigenza, non una moda. Io non sono il tipo che va dietro alle mode. Se ci fermiamo soltanto a Fazzini, Belahyane, Casadei ci perdiamo nella notte dei tempi. Noi guardiamo centinaia e centinaia di giocatori. Poi ci sono nomi che vengono messi sul mercato mediatico e prendono più piede. Noi abbiamo fatto un'offerta all'Empoli per Fazzini perché oggi può rappresentare un giocatore di prospettiva, che può diventare il Rovella o il Tonali della situazione. Ma per fare un matrimonio bisogna essere in due, dall'altra parte avevano altre esigenze. I migliori affari sono quelli che non si fanno, e questo vale per tutti. Per tutti abbiamo fatto delle proposte".
Sulle uscite
"Ci hanno chiesto 6/7 giocatori, anche squadre che in Italia rappresentano il top, ma pure estere. Se dobbiamo vendere però per fare cassa andiamo contro il nostro modus operandi. Come posso oggi privarmi di un pezzo importante? Ci sono stati chiesti Rovella, Dele-Bashiru, Nuno Tavares, Castellanos. Molti sono appetibili sul mercato. Noi non dobbiamo smontare la squadra, ma completarla. Migliorare un centrocampo come quello della Lazio non è facile, lo stesso vale per gli altri reparti. Ibrahimovic l'abbiamo preso perché l' anno scorso a Frosinone ha fatto bene e ha delle qualità che se le metterà a disposizione si tratterà di un investimento importante, un classe 2005. Io i 31enni, 32enni non li prendo. Vogliamo diventare un modello come il Feyenoord, con giovani giocatori che si vogliono affermare. Quando abbiamo preso Gila non giocava mai, sembrava uno scappato di casa. È stato costruito alla Lazio e oggi è una pedina fondamentale e un elemento di richiesta per tante big. Noi dobbiamo seguire questo obiettivo, questo tipo di situazioni".
Su Castrovilli
"Castrovilli non è una scommessa persa. L'intervento al crociato non gli ha destato preoccupazione. È un ragazzo che chiede più spazio, fin qui ne ha trovato poco. È un professionista, se vuole trovare più spazio e cambiare squadra prenderemo in considerazione una sua eventuale partenza. Possiamo anche aver fatto degli errori come società e a livello di scelte, ma i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo completato quel ciclo di rinnovamento. Siamo al 50%, c'è ancora molto da lavorare. Nel prossimo futuro, con un pizzico di fortuna, andremo a individuare quei calciatori funzionali per il fabbisogno della Lazio per conseguire risultati sempre più importanti. In questo girone d'andata non mi sono mai esaltato, sono una persona equilibrata. Vivo le vittorie come le sconfitte, anche se quando vinco riposo meglio".
Sulle cessioni
"Tutti sono cedibili e nessuno è incedibile. La società valuta il sostituto di Isaksen se c'è una richiesta per lui. Se il sostituto è valido e migliore, allora è un discorso. Sennò non si muove. In determinate partite è stato decisivo, a questi giovani ragazzi bisogna dargli il tempo di maturare perdonandogli anche qualche errore, anche se ha avuto alti e bassi. Io ho idee abbastanza chiare su questo. Baroni è un professionista e un grande allenatore, ce ne accorgiamo oggi. Adesso sta nascendo il 'Baronismo' che speriamo non lo mandi fuori strada, conoscendolo non si farà prendere da questi entusiasmi. Ogni allenatore vorrebbe il meglio del meglio e 30/40 giocatori. Il tutto cozza con delle norme e le liste. Bisogna bilanciare tutta l'attività".
E ha continuato: "Mandas? C'è mercato su di lui. Rappresenta una valida alternativa a Provedel, che è il titolare. Mandas ha giocato tutte le partite europee, il ragazzo è cresciuto. La società non vuole privarsene. Patric? Oggi fa un ultimo esame, da lunedì inizierà la riatletizzazione e poi staremo a vedere il suo percorso. Vecino è in via di risoluzione, non credo potrà essere a disposizione prima di 10/15 giorni. Nei momenti topici e cruciali hanno fatto qualcosa di straordinario. Li aspetteremo, se c'è da stringere un po' la cinghia lo faremo. Oltre non andrei. Hysaj? Lazzari purtroppo ha avuto un altro infortunio, quindi Hysaj è parte integrante della rosa della Lazio come successo in Coppa Italia. Non abbiamo scaricato nessuno, i fuori rosa hanno fatto una vita di gruppo insieme a tutti i compagni. Abbiamo rispettato la loro professionalità e il loro valore. Può darsi che torneranno utile alla nostra Lazio".