Campione del Mondo nel 2018 e vice-campione del Mondo nel 2022: nel mezzo un Europeo tutt'altro che brillante nel 2021 e la consapevolezza di dover recitare, ancora una volta, il ruolo della favorita nella prossima manifestazione di Germania.

La Francia scalda i motori: parola del CT Didier Deschamps, il più longevo ed esperto di Euro 2024. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il commissario tecnico dei francesi ha toccato vari temi: dalla concorrenza dell'Italia, sino al futuro dei big come Theo Hernandez e Rabiot.

Intervista Deschamps, le sue parole

Di seguito, uno stralcio delle sue parole:

Le pressioni sulla Francia

"L’aver vinto un Mondiale in Russia e arrivando in finale in Qatar, ci mette nella parte alta delle gerarchie, ma vale pure per le altre sette nazionali europee nei primi dieci posti della classifica Fifa che hanno la nostra stessa ambizione".

Sull'Italia senza campioni

"È un giudizio severo. L’Italia ha vinto l’Europeo con la forza del collettivo. Magari in passato c’erano almeno un paio di fuoriclasse, ma avete ottimi giocatori e qualche giovane interessante. Nonostante le due qualificazioni mancate per il Mondiale, l’Italia resta molto competitiva".

Sul futuro di Rabiot

"So che sta bene a Torino dove è rimasto l’anno scorso senza la Champions, che invece potrebbe giocare la prossima stagione. Ne parliamo a volte, sta a lui decidere, è libero e ha molta scelta":

E su quello di Theo Hernandez

"Ne abbiamo parlato a marzo. In generale non c’è lo stesso entusiasmo della stagione dello scudetto, ma mi sembrava fosse felice al Milan dove ha fatto pure il capitano, da straniero. Comunque, organizzare una tournée in Australia in pieno ritiro della nazionale, non è molto simpatico".

Thuram erede di Giroud

"Marcus ha vissuto una bella stagione con l’Inter, migliorando in efficacia, in sintonia con Lautaro Martinez. Marcus può giocare in tutto l’attacco. Non ha le stesse caratteristiche di Olivier, ma può esserne l’erede. E anche se per Giroud è l’ultimo Europeo, è importante contare sulla sua esperienza".

Su Mbappé

"È abituato alla pressione e lo vedo bene. Ha vissuto un periodo delicato con il club, ma ha segnato 44 reti. In campo avrà massima libertà. Il mio obiettivo è di schierare una squadra che gli permetta di esprimersi al meglio. Mbappé da capitano è totalmente dedito al collettivo pur potendo fare la differenza da solo come tutti i fuoriclasse".