A otto giornate dal termine di questo intenso campionato, la Serie A Enilive ci sta regalando scenari aperti su diversi fronti. Dalla sfida scudetto - circoscritta ormai a Inter e Napoli - alla bagarre con esito incerto in zona salvezza, dove ben sette squadre (dal 13° posto del Como in giù) dovranno sudarsela per strappare la permanenza nella massima serie. C’è, però, un’altra battaglia particolarmente accesa, un rush finale in cui le posizioni definitive, con buona probabilità, verranno assegnate sulla linea del traguardo: si tratta della corsa all’Europa.
La classifica si modella e prende forma al termine di ogni turno e ora anche l’Atalanta rischia di dover sgomitare per difendere quanto di buono fatto fin qui, per non lasciar sfumare la conferma in Champions. In coda al gruppone c’è il Milan. Ridimensionata dopo il ko a Napoli, la squadra di Conceição ha comunque una scialuppa di salvataggio chiamata Coppa Italia Frecciarossa. In mezzo Bologna, Juventus, Roma, Lazio e Fiorentina; incertezze e ambizioni che racchiudono i desideri delle formazioni coinvolte.
Scopriamo insieme cammino delle squadre e possibili protagonisti grazie alla Lega Serie A.
CALENDARIO E MOMENTO DI FORMA, COME STANNO LE SQUADRE?
L’Atalanta di Gasperini deve dimostrare in fretta di aver attutito il doppio colpo derivante dalle sconfitte con Inter e Fiorentina, ripartendo a marce ingranate, per centrare quello che era e resta il grande obiettivo di inizio stagione: la riaffermazione in Champions League. Domenica c’è lo scontro diretto con la Lazio per riportare subito il sereno, dopodiché sarà indicativo l’incrocio casalingo con il Bologna, dal quale si percepiranno le temperature in vista della chiusura del trittico delicatissimo da giocare allo stadio Giuseppe Meazza contro il Milan. Superati gli scogli, il calendario si ammorbidisce, eccezion fatta per il faccia a faccia della terzultima in casa della Roma, arrivando quindi a chiudere a Bergamo nella gara con il Parma.
Senza limiti e con il vento in poppa, il Bologna può contare sia sull’ottimo rendimento recente (5 vittorie di fila in campionato), sia sulla classifica che ora lo vede padrone del proprio destino al quarto posto. Sulla carta il calendario non sorride: Napoli, Inter e Juventus in casa, Atalanta, Milan, Fiorentina in trasferta, senza contare il match sul campo dell’Udinese. In mezzo a tutto ciò, la semifinale di andata di Coppa Italia Frecciarossa contro l’Empoli, vinta con un netto 3-0. Insomma, per il back to back in chiave Champions, a Vincenzo Italiano servirà continuare a tenere altissima l’asticella, senza perdere di vista la rotta.
La cura Igor Tudor ha già fruttato la prima vittoria in casa Juventus e ora, con il tecnico croato al timone, i bianconeri possono sperare di ricostruire il proprio castello. Delle otto giornate che attendono la squadra, solo tre comprendono scontri diretti: con la 31ª è subito visita alla Roma di Ranieri, poi il percorso si livella fino ad arrivare alle sfide cruciali di maggio in casa di Bologna e Lazio; gare in cui la Juve dovrà dimostrare di meritare le prime quattro posizioni. Non un cammino impossibile, ma la costanza di rendimento sarà la chiave per arginare la concorrenza agguerrita.
7 vittorie consecutive in campionato, ultima sconfitta a dicembre 2024 a Como: la Roma di Claudio Ranieri ha un passo da scudetto, e i rimpianti non si nascondono così facilmente. C’è comunque da guardare al presente e l’attualità ha rimesso prepotentemente sui binari la formazione giallorossa, capace di riacciuffare una stagione su cui pochi, forse nemmeno i più appassionati, avrebbero ancora scommesso. Il quarto posto del Bologna dista 4 lunghezze, ma la solidità mentale con cui la Roma ha saputo caratterizzare la rimonta, pone la squadra capitolina in una posizione di vantaggio. Il calendario è tosto: prima la Juventus e poi il derby alla 32ª, senza contare gli impegni con Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan, andando quindi a terminare in casa del Torino, campo difficilissimo. Sir Claudio Ranieri lo sa: la strada è lunga e tortuosa, ma essere lì al pari delle altre dopo una corsa del genere potrebbe aprire scenari impensabili e impensati solo poche settimane fa.
Con gli stessi punti della Roma, ma con l’umore da sistemare, c’è la Lazio. Non una situazione facile per l’altra squadra della capitale, uscita senza la vittoria nel posticipo dell’ultima giornata con il Torino. La maturazione del gruppo guidato da mister Baroni resta comunque un punto di forza. L’allenatore ex Hellas Verona avrà il compito di stimolare i propri giocatori e dividere le forze tra la corsa alle coppe e i quarti di Europa League da affrontare. Derby di Roma e sfida interna con la Juventus le tappe più difficili, per il resto tanti appuntamenti con squadre sulla carta più abbordabili e un bottino di punti che vede i biancocelesti - in linea teorica - con una discreta possibilità di fare meglio delle contendenti.
Fiorentina all’ottavo posto, ma con molto ancora da dire. Piegata l’Atalanta nell’ultimo turno, Palladino ha riacquisito serenità da trasmettere al proprio gruppo. I viola sono la mina vagante e soprattutto tra le mura amiche sanno esprimersi al meglio. La solita Conference League da gestire deve fungere da trampolino verso le partite che mancano in campionato, dove ci sarà subito la sfida in casa del Milan, per poi approcciare in discesa i successivi impegni. Da lì in avanti, l’unico altro scontro diretto sarà durante la 35ª giornata allo stadio Olimpico contro la Roma; vedremo se i toscani sapranno meritarsi una chance in ottica Champions ed Europa League.
In fondo al gruppone ecco il Milan: altalenante ed imprevedibile, ha ancora un braccio attaccato al treno delle coppe. Il quarto posto è lontano e anche le posizioni subito dietro appaiono difficili da acchiappare, ma i rossoneri hanno un percorso alternativo. La sensazione è che Conceição voglia sparare le ultime cartucce sulla Coppa Italia Frecciarossa, mettendo nel sacco l’Inter come già accaduto in EA SPORTS FC Supercup a Riad. L’agenda milanista è molto fitta e in campionato mancano ancora diverse partite molto toste: Fiorentina, Atalanta, Bologna e Roma. Un sentiero in salita, ma resta sempre il piano B.
UOMINI CHIAVE
Costanza di rendimento, sacrificio e una buona dose di fortuna. Sono le componenti che ricercheranno, da qui alla fine della contesa, le protagoniste di questa lotta europea. Chi sono, quindi, i giocatori che potrebbero fare la differenza nelle otto partite ancora da vivere? Eccone uno per ogni squadra.
Ademola Lookman. L’eroe della scorsa Europa League nelle ultime cinque giornate ha raccolto una sola rete, evento inusuale per chi ha fatto del rendimento continuo in zona gol uno dei punti di forza della propria esperienza nerazzurra. È ad un passo dai 20 centri stagionali (13 in Serie A Enilive e 5 in Champions League) e ha sempre chiuso in crescendo le ultime annate. Gasperini sa di potersi fidare e il destino dell’Atalanta passerà per la maggior parte da ciò che saprà regalare il nigeriano in questo spezzone finale.
Riccardo Orsolini. Il 7 rossoblù sta trascinando con reti belle e pesanti, in questo momento è uno dei giocatori italiani più in forma in senso assoluto e, se saprà proseguire così, anche in chiave nazionale azzurra potrà essere elemento prezioso. La perla al Venezia è sinonimo di genio e sregolatezza; Italiano ha saputo liberarlo in campo dandogli meno compiti di copertura e maggiore libertà di azione. Lui fa sognare, anche se l’unica incognita restano gli infortuni: nelle ultime uscite si è sistemato, ma dovrà dosarsi per restare al massimo in ottica rush finale.
Dušan Vlahovic. Dopo la fiammata che ha deciso il match con il Genoa, sarebbe facile indicare Yıldız come faro della speranza e punto cardine per i bianconeri. Igor Tudor, però, lo ha già dimostrato nelle scelte: nell’ultima gara Kolo Muani non è entrato, Vlahović ha avuto pieni poteri e per ora la fiducia è ai massimi livelli. Il serbo ha il carico pesante dell’attacco sulle proprie spalle, in nazionale si è sbloccato dopo due anni di astinenza, ora serve la svolta anche in campionato. Gol pesanti che possano regalare un finale sereno alla Juve.
Matias Soule. Per mesi ha dovuto competere con Dybala, con pochi spazi e all’ombra del connazionale, ora il talento argentino è pronto a sbocciare del tutto. La scorsa stagione fu il migliore con la maglia del Frosinone fino a metà campionato, salvo poi calare nella seconda parte. È chiamato ad invertire la tendenza: mister Ranieri lo ha eletto titolare nell’ultimo mese, le giocate stanno arrivando, ma per essere la copertina della risalita giallorossa ha bisogno di un ultimo step. Le qualità sono innegabili, ora tirarle fuori è più importante che mai.
Valentín Castellanos. Ha avuto l’onere - e l’onore - di raccogliere il testimone di un monumento come Ciro Immobile e fino a gennaio i risultati sono stati molto positivi. Gol e intelligenza tattica a corredo di un Taty leader dell’attacco e trascinatore in qualsiasi contesto. Nel 2025 si sono presentati gli infortuni e l’argentino non è mai tornato al 100% a disposizione di Baroni. Dovrebbe rientrare contro l’Atalanta, i tifosi laziali incrociano le dita: in rosa non c’è un giocatore che possa sostituire a pieno Castellanos; lui ha fame e voglia di riprendere a segnare, con la doppia cifra in campionato a -1. Se sarà al top, difficile che possa fermarsi a dieci reti.
Albert Gudmundsson. Prima metà di Serie A Enilive in ombra, tra problemi fisici e prestazioni sottotono. Messi da parte i problemi, ha fatto vedere la propria pasta: in gol contro Napoli e Juventus, gradi da titolare ritrovati e coppia con Kean che si candida a prendersi la scena. Per posizione in campo e attitudine del proprio mister con il ruolo del trequartista, Guðmundsson è l’ago della bilancia che può far pendere da una parte o dall’altra la stagione viola. L’islandese ha già dichiarato di voler vincere la Conference League, obiettivi concreti e nemmeno così lontani.
Rafael Leao. 10 gol e 9 assist in stagione tra tutte le competizioni. Come spesso accade, soprattutto allo stato attuale, il Milan dipende molto dalla condizione del suo fuoriclasse portoghese, il quale è chiamato ad accendersi soprattutto in ottica doppia sfida all’Inter in Coppa Italia Frecciarossa. In caso di passaggio del turno, Leao potrebbe consolidare quella leadership anche nella corsa per scalare la classifica in campionato.