In una lunga intervista a Radio CrC Cyril Ngonge ha parlato della recente vittoria del Napoli contro il Milan, ma anche della prossima sfida che attende i partenopei, quella contro il Bologna. Il giocatore belga inoltre ha elogiato Antonio Conte e il suo lavoro, affermando che la squadra è consapevole della sua forza; di seguito le parole di Ngonge.

Le parole di Ngonge

Le parole di Ngonge: "Il Bologna sta facendo molto bene con Italiano, che è un allenatore che a me piace. Loro giocano un calcio molto aggressivo e sono bravi soprattutto nell’uno contro uno. Un fattore importante per noi può essere che se superiamo bene la pressione, andiamo in porta. Dobbiamo fare attenzione a non perdere palle stupide, perché se prendono palla alta possono diventare pericolosi. Per il finale di stagione non siamo preoccupati, ma concentrati e sicuri delle qualità che ci sono nella rosa. Ci guardiamo tutti negli occhi e analizziamo partita dopo partita, alla fine faremo i conti".

Ngonge: "Facciamo parlare il campo. Conte? Ci ha fatto diventare mostri in mezzo al campo" (Getty Images)
Ngonge: "Facciamo parlare il campo. Conte? Ci ha fatto diventare mostri in mezzo al campo" (Getty Images)

Sulla gara con il Milan

Sulla gara con il Milan: "Era una partita importante in casa nostra: dovevamo aggredire e far vedere da subito che siamo forti. Era normale iniziare così, perché noi siamo il Napoli. Si è visto nel primo gol come l’abbiamo preparata: si è trattato di una giocata che abbiamo provato in allenamento per tutta la settimana. L’abbiamo preparata bene ed è stata interpretata correttamente dai giocatori in campo. Noi che siamo entrati dalla panchina abbiamo cercato di aiutare la squadra nella parte finale del match".

Sul suo ruolo

Sul suo ruolo: "Preferisco giocare come seconda punta. Mentirei se ti dicessi che mi piace il sacrificio in fase difensiva, ma ovviamente è una cosa che nel calcio di oggi va fatta. È un compito in cui sicuramente ho ancora da migliorare, ma ho 24 anni quindi non mi faccio problemi: posso imparare meglio".

Su Conte

Su Conte: "Oltre che abbassarci ed aiutare il difensore laterale, ci chiede di restare molto larghi, senza avere paura di andare nell’uno contro uno e di incidere nelle partite. Un buon cross, un tiro, un passaggio chiave, l’uno contro uno: ci chiede questo.  I suoi allenamenti? Prima che arrivasse qui avevo parlato con un calciatore dell’Inter che era stato allenato da lui e mi aveva detto che non sarei stato pronto, ma non gli avevo creduto. Poi siamo arrivati in ritiro ed abbiamo fatto 1 mese di fatica vera e propria. Ma ci ha permesso di diventare dei mostri in mezzo al campo, andando anche oltre i nostri limiti".