Lorenzo Pellegrini è vicino a festeggiare il traguardo dei quattro anni con la maglia della Roma.

Nel giorno della partita col Genoa, il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga intervista al centrocampista giallorosso che ricorda la sua prima da capitano.

Roma, l'intervista di Pellegrini

"La fascia arrivò dopo la sconfitta con lo Spezia, 4-2 in coppa Italia, la partita dei sei cambi, l’irregolarità. Avremmo perso comunque. Finimmo in nove contro undici. Ci fu una discussione e Dzeko, che era il capitano, pagò con la fascia. Edin sa bene come andò, io stesso provai a spiegare alla società che la decisione era sbagliata.

Pesa, ma non mi ha cambiato di una virgola, né responsabilizzato maggiormente. Perché la Roma l’ho sempre presa molto seriamente. Ormai sono all’ottavo anno, ma mi alleno a Trigoria, che è casa, da quando di anni ne avevo nove. Ai compagni ho sempre cercato di far capire cosa significasse giocare nella Roma, che non è una squadra qualsiasi".

Gli esoneri di Mourinho e De Rossi

"Con José ho vissuto gli anni più belli della mia carriera. Subito dopo l’esonero altre voci ridicole, ci sentimmo al telefono perché desideravo chiarire la mia posizione e lui ha capito... Mou è trascinante, ti folgora. Noi ci dicevamo che se prima di ogni partita ci avesse chiesto di sbattere la testa contro un albero l’avremmo fatto tutti... Anche quella del tradimento a Daniele è pura fantascienza, invenzioni di chi non ha idea del rapporto che avevo e conservo con lui. Spesso la verità non interessa, è d’intralcio".

Ipotesi ultimo anno in giallorosso

"È un pensiero che evito. Lascio che sia il campo a decidere. Io sono molto fatalista e cerco sempre di essere positivo. Ti assicuro che finché avrò la possibilità di indossare la maglia della mia Roma lo farò dando tutto me stesso, anzi di più, come ho sempre fatto. Per me è importante riuscire a guardarsi allo specchio ed essere felice dell’uomo prim’ancora che del calciatore. Non ho bisogno di dichiarare l’amore per la Roma, è così evidente".

La condizione fisica

"Mi sto allenando bene. Quando entro in campo vorrei spaccare il mondo per la Roma, a volte mi rendo conto di non riuscire a dare tutto quello che vorrei. Ranieri? Mi fido ciecamente, con lui la strada è pulita, ha spazzato via tutte le ombre".

La Nazionale

"Con Spalletti non ho mai avuto problemi, anzi. La Nazionale è a settembre, ottobre, novembre. Dici che sembro più leggero? Non ho una spiegazione per tutto".